Sabato 10 ottobre abbiamo avuto il piacere di incontrare Marco Marsullo presso la Libreria Lotto 49 di Frascati. L’autore ci ha intrattenuto parlando del mestiere dello scrittore e del suo nuovo libro I miei genitori non hanno figli, edito da Einaudi.
Le prime battute della “chiacchierata” sono state dedicate a uno degli aspetti più affascinanti del mestiere dello scrittore: la fantasia. Quando si scrive si dovrebbe partire dalla vita reale ma avendo il coraggio di “iperbolizzarla”. L’opera in questo modo acquista un’esistenza a sé e si distacca dall’autore, la sua funzione non rimane solo quella di divertire il lettore, ma anzi proprio perché assume un’identità precisa riveste un ruolo nel plasmare il suo futuro, i rapporti tra le persone e le convinzioni personali.
Con queste belle parole in mente abbiamo iniziato a sfogliare l’ultimo romanzo di Marsullo, dedicato all’incomunicabilità e alle debolezze del rapporto tra i genitori e i figli di questo tempo, analizzato da tutti i punti di vista e senza pregiudizio. Padri e figli non riescono a capirsi perché parlano lingue diverse e la soluzione che si intravede tra le pagine potrebbe essere una sorta di convivenza con la “forma sbagliata” dell’altro, con l’impressione che si ha o che si riceve dall’altro, che sia il ragazzo o l’adulto.
L’incontro è stato davvero piacevole perché Marsullo è simpatico e molto disponibile. Ci siamo appassionati alla lettura di questa sua ultima “fatica” che, lungi dall’essere seriosa, si annuncia come ironica e divertente, la via giusta per colpire i lettori di qualsiasi età.
Aggiungi un tuo commento
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )