Storia d’amore con sorpresa – Le parole di Lilly chiude il mese di maggio in compagnia di una scrittrice pugliese trapiantata a Milano da molti anni, dove lavora come insegnante di lettere in una scuola secondaria di primo grado. Dopo essersi dedicata a lungo alla poesia, dalla quale ha ricevuto ampi riconoscimenti, Anna Maria Benone ha esplorato le potenzialità della narrativa sotto la guida di Moony Witcher, inaugurando una vena creativa personale e sviluppando in gran parte il tema amoroso.
Declinato in tutte le sue forme, questo sentimento muove le storie delle tre diverse protagoniste dei romanzi realizzati finora dalla nostra scrittrice: “Il fantasma di Lemich” del 2013, “Emotività interrotta” del 2016 e “Il giro lento del sole” del 2017 (ndr: cliccate sui titoli per visualizzare le schede dei libri).
L’autrice, che per le sue produzioni trova ispirazione fuori dalla sua storia personale, riesce a calarsi nelle situazioni e nei personaggi con facilità, grazie anche all’esperienza di teatro che ha praticato per una decina di anni e che ripropone agli allievi come attività, ma soprattutto come esplorazione del sé.
Esplorazione del sé che si rinnova per ogni protagonista delle sue storie. La scrittrice ritrae i personaggi in un punto importante della loro esistenza, generalmente un momento di difficoltà, con il quale si trovano a dover fare i conti. Le situazioni scaturiscono da vissuti che non sono stati risolti nel passato e che riemergono nel presente, mettendo in subbuglio le relazioni personali, familiari e di coppia.
Situazioni che la Benone osserva nell’esistenza umana quotidiana, e che risultano spesso familiari ai suoi lettori. A volte l’evoluzione positiva della vicenda suggerisce spunti che possono essere trasferiti alla realtà, con creatività e personalizzazioni. Il mondo narrato ruota comunque introno al bisogno di amore insito nell’animo umano, e grazie all’amore riesce a trovare la sua strada migliore. Anche se non sempre risolutiva.
Ben definiti i coprotagonisti e i personaggi minori che, come ci dice l’autrice sono come i fondali nel teatro, senza di loro la storia stessa non starebbe in piedi.
Nell’ultimo romanzo, il titolo fa riferimento alla circolarità della vita e alle sue tempistiche, mai rapide e piuttosto sorprendenti. Accadono cose che non ci aspettiamo, che i personaggi stessi faticano ad accettare, ma a cui finiscono per non sottrarsi. In un discorso sotteso di crescita e maturazione.
Un accento particolare va posto sul ruolo della sorpresa, che Anna Maria ama inserire nell’epilogo dei suoi scritti. Dopo aver accompagnato il lettore in un percorso che appare abbastanza chiaro, apre una nuova possibilità con un colpo di scena o qualcosa che gli assomiglia molto.
Ne Il giro lento del sole i livelli di lettura sono due e troviamo la protagonista impegnata su un doppio binario, anche graficamente evidenziato nella stesura. Ma non aggiungiamo ulteriori indizi per non togliere nulla alla tensione narrativa della storia.
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