Segnalazione dell’autore
Petali di rosa e fili di ragnatela, primo capitolo della saga di Oltremondo, inizia con un sogno, il sogno ricorrente di Siobhan. Protagonista di un’avventura che travolgerà la sua vita agiata e perfetta, Siobhan racconta in prima persona e in tempo presente ciò che le accade, coinvolgendo il lettore nella sua storia e nella storia delle persone a lei care. Insieme a Rowan, la sua migliore amica, trascorre serena le sue giornate tra shopping, scuola di perfezionamento e tiro con l’arco ma, mentre scivola verso il suo ventesimo compleanno, deve fare i conti con l’amore che bussa alla sua porta e con il mistero che si impone prepotente sulle sue certezze. La scoperta di possedere doti magiche, di non essere l’unica e di avere nemici potenti e imperscrutabili che le danno la caccia senza pietà, costringerà Siobhan ad affrontare con ciò che si cela nella sua anima e il destino oscuro e pericoloso che la attende senza vie di fuga.
L’idea alla base della storia è che alla persona più improbabile capita l’impensabile e proprio in questo senso né Siobhan né i personaggi cardine che insieme a lei intessono la trama sono “eroi pronti”. Non hanno idea di ciò che il fato ha in serbo per loro, non hanno neanche idea di chi siano veramente, solo vaghi sussurri e il precipitare degli eventi li spingono a mettersi in discussione, accompagnandoli in un percorso di iniziazione a se stessi che è il nucleo centrale del romanzo. Belli, ricchi e spensierati, sono lontani dallo stereotipo di “eroe vessato” e devono assistere pressoché impotenti allo stravolgimento delle loro esistenze. Perdendo tutto, si liberano della paura di essere diversi e inadeguati, imparando ad accettare e a sviluppare ciò che li rende unici ed eccezionali. Siobhan e gli eredi di Oltremondo evolvono psicologicamente e caratterialmente e con loro non solo la magia di cui dispongono, ma anche il tono della narrazione.
A mano a mano che il lettore volta le pagine, scopre una storia che si apre e che continua ad aprirsi, arricchendosi di personaggi, dettagli e luoghi a metà tra il verosimile e il fantastico e che non si conclude con l’ultimo capitolo, perché quello che conta non è la meta ma il viaggio ed esso non ha mai veramente fine.
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